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Radice 2016 su Wine News

Degustazione Lambrusco Gardini Notes luglio 2018
Agosto 3, 2018
Wine Enthusiast – Wine Star Award ‘European Winery of the Year’ Nominee 2018
Settembre 5, 2018

Il recente exploit del Lambrusco, che pare ormai affrancato dalla sua immagine stereotipata di vino dozzinale per entrare a far parte delle tante chicche enologiche del Bel Paese, è passato senza dubbio da alcune aziende che, sin dalla loro filosofia produttiva, si staccavano dal modello del passato. È decisamente il caso di Paltrinieri, oggi realtà da 15 ettari a vigneto per una produzione media di 90.000 bottiglie, artefice delle migliori etichette della tipologia attuali. Ecco allora un grande Lambrusco, un grande Sorbara. Complimenti ad Alberto Paltrinieri e famiglia che portano avanti una bella azienda, avviata dal nonno farmacista intorno agli anni ’20 del secolo scorso, riuscendo a traghettare in bottiglia l’anima più autentica della denominazione, con un pizzico di fascino contemporaneo che rende i vini ancor più centrati ed in possesso di una spiccata personalità. Tutte riuscite le etichette, da quelle ottenute da rifermentazione in autoclave a quelle prodotto con il Metodo Classico, con menzione di merito però per questo Sorbara, che, insieme a Leclisse, è finito per diventare un po’ il prodotto simbolo aziendale: profumi di piccoli frutti di bosco e lievi sfumature erbacee, bocca cremosa e croccante, piuttosto verticale e di grande profondità. Ideale compagno per i piatti e i salumi della zona, ma decisamente a proprio agio anche in abbinamenti più arditi, come con il pesce.

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